L’imperatrice Maria Teresa d’Asburgo (che sarà ricordata dall’Austria l’8 ottobre con un francobollo da 65 centesimi) amava ricamare. E così, per ingraziarsela, anche le dame di corte ricamavano, condizione essenziale per ottenere un nome e un rango. Tra il 1720 e il 1775, il “petit point” fu la specialità per eccellenza dell’aristocrazia, diventata culto del Rococò viennese e lanciata da Maria Antonietta a Versailles. Un passatempo mondano, poi facilitato dalle innovazioni tecniche e presto condiviso dalla grande borghesia, caratterizzandosi principalmente per la rosa e i colori pastello digradanti tono su tono, richiamo all’armonia familiare. Un bene culturale, ancora adesso rinomato ed apprezzato soprattutto nel Voralberg. E protagonista del 2,65 euro al debutto domani, terzo esemplare ricamato nazionale. Preceduto, sempre grazie al supporto dell’azienda specializzata Hämmerle & Vogel, dalla stella alpina trasformata il 19 luglio 2005 in un francobollo da 3,75 euro e dalla genziana diventata allo stesso costo una carta valore il 19 settembre 2008. Il gruppo, naturalmente, può essere integrato con il 2,80 euro italiano per il merletto, agli sportelli dall’8 ottobre 2004.
Il ricamo del Voralberg rilancia. Ora tocca alla rosa
16 Set 2010 19:53 - FROM ABROAD
Dopo la stella alpina e la genziana, da Vienna nuovo francobollo tessile. Il richiamo al “petit point” e alla passione di Maria Teresa, che lo fece diffondere alla corte imperiale