L’Union professionnelle de la carte postale vara in Francia un concorso ed ottiene il sostegno dal dicastero della Cultura e della comunicazione. Il cui ministro, Frédéric Mitterrand, ricorda “l’importanza fondamentale che la cartolina riveste come supporto della memoria collettiva e strumento documentario che contribuisce alla storia dei luoghi e dei territori”. L’iniziativa si intitola “L’émotion s’écrit”, ossia “L’emozione si scrive”, ed è possibile aderirvi a condizione di risiedere nel Paese. Per partecipare basta scrivere entro il 16 ottobre un ricordo, un’emozione, un aneddoto particolari collegati al ricevimento di una cartolina. Due i sistemi contemplati: quello ovvio è redigere il messaggio su una cartolina, aggiungendo indirizzo ed età e spedendola alla Upcp, 12 rue des Pyramides, 75001 Paris; l’altro -evidentemente introdotto per “catturare” il pubblico giovane- è agire attraverso Facebook, affidando un testo di 250 caratteri come massimo e non dimenticando la propria data di nascita. I partecipanti verranno suddivisi in tre categorie: dai 6 ai 13 anni (partecipazioni solo su carta), dai 14 ai 20, oltre i 20. I contributi saranno esaminati attraverso una commissione composta da rappresentanti dell’Unione, giornalisti specializzati e professionisti della scrittura. I premi consistono in 500 cartoline personalizzate e una penna digitale Staedtler, che saranno consegnate ai primi arrivati di ogni categoria; gli altri classificati fino al sesto livello riceveranno la medesima biro. Dal 1990 la struttura organizzatrice riunisce la filiera produttiva, quindi editori, stampatori e venditori di cartoline, biglietti augurali, ma anche di imballaggi regalo e calendari, così da valorizzare la dimensione economica, sociale e culturale del comparto. Ancora oggi, ogni anno in Francia si vendono 350 milioni di cartoline, l’81% delle quali commercializzate in estate, quindi ragionevolmente acquistate dai turisti (il 69% dei cittadini pensa di inviare una cartolina dal luogo in cui passa le vacanze). Secondo gli operatori, sono strumenti di comunicazione ma, al tempo stesso, “testimoni profondi, intimi, nei quali ci si svela, si esprime un sentimento intenso”; se necessario si inseriscono in una busta affinché siano ben protetti ed arrivino al solo destinatario, il quale magari li conserva quale prova di affetto, tenerezza, amore… Senza contare gli aspetti pedagogici utili per i giovanissimi, che così imparano ad impiegare gli spazi, la cura nello scrivere o nel disegnare, a mettersi in gioco dal punto di vista personale ed emozionale, la trasposizione geografica e temporale (ben più difficile con le e-mail), l’organizzazione del discorso, a conoscere tramite il lato illustrato il luogo in cui si trovano.
In Francia lo dicono scrivendo
30 Set 2011 15:17 - FROM ABROAD
Un concorso sostenuto dal ministero della Cultura e della comunicazione inteso a valorizzare le cartoline. Sono 350 milioni quelle vendute ogni anno