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editor Fabio Bonacina

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L’iniziativa, dedicata principalmente alla proposta di francobollo per il quinto anniversario dalla proclamazione del Regno d’Italia, sarà allestita a Pomaretto (Torino)

Il progetto di Charles Coucourde
Il progetto di Charles Coucourde

Gli emblemi di Roma (peraltro non ancora conquistata), Milano, Napoli, Parma, Modena, Venezia, Firenze, mentre le cifre agli angoli richiamano l’anno 1866. Così Charles Coucourde immaginò un francobollo da 20 centesimi che celebrasse i cinque anni trascorsi dalla proclamazione del Regno d’Italia. L’idea, ipotizzata su tipi diversi di carta e in vari colori, rimase tale. Come pure quella della busta postale abbinata, e ciò “malgrado l’interesse dell’Amministrazione postale”, come scrive Valerio Rossi nel suo “Catalogo specializzato di saggi adottati e non adottati dei francobolli del Regno d’Italia di Vittorio Emanuele II”.

A riportarla all’attenzione è ora una mostra voluta dall’associazione Amici della scuola latina a Pomaretto (Torino). Che, presso la propria sede di via Balziglia 103, firma “I saggi Coucourde all’indomani dell’Unità d’Italia (1861-1866-2011)”.

“La Scuola latina -spiega dalla sede Ebe Balma- è un piccolo centro di cultura che si dedica soprattutto allo studio e alla valorizzazione della lingua occitana e della cultura materiale e locale delle valli Chisone, Germanasca e Pellice (le valli valdesi). Questa iniziativa ci è stata proposta da un discendente del Coucourde (cognome che denota l’origine valligiana), appassionato di filatelia, il quale ha ritrovato negli archivi i saggi”. Sarà lui, Roberto Dell’Acqua Bellavitis, a presentare l’allestimento il 21 ottobre alle 20.45, allestimento organizzato in alcuni pannelli che resterà liberamente aperto al pubblico il 22 ed il 23 dalle ore 10 alle 18. Per domenica è previsto un annullo speciale.

Charles Coucourde, discendente dei Coucourde di Pomaretto, negli anni Cinquanta e Sessanta dell’Ottocento visse a Torino. Forte per i legami della famiglia, fu tra i primi commercianti di francobolli a livello internazionale. Secondo quanto emerso dalle ricerche, nel 1865 propose all’Amministrazione anche un segnatasse di posta rurale.




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