Un piccolo allestimento che vuole sottolineare un fatto, considerato dagli specialisti epocale: dopo il progetto abortito degli anni Settanta, pure la Repubblica italiana offre alla propria clientela una busta postale. È in vendita ufficiale da oggi a 60 centesimi, anche se qualche prevendita erronea è già stata segnalata (ancora ieri, era disponibile in almeno un ufficio di Milano).
La mostra, visitabile fino al 18 settembre, è ospitata presso lo spazio filatelia di Venezia, che si trova in fondamenta del Gaffaro, Dorsoduro 3510 (orario 8.30-14, ingresso libero).
“È un modo -spiega a «Vaccari news» il presidente dell’Unione filatelisti interofili, Carlo Sopracordevole- per ricordare i quarant’anni della nostra associazione, che nacque nel 1970 proprio in questa città. Non a caso, l’annullo del primo giorno è impiegato a Roma e qui; è un riconoscimento indiretto di Poste italiane”.
“Ai visitatori -continua- proponiamo una sintesi volta a illustrare l’interofilia e una selezione degli oggetti più rari”. Fra questi, il foglio integro di trenta esemplari della cartolina postale da 10 centesimi rosso su avorio uscita nel 1891 con l’effigie di re Umberto. “È l’unico caso noto di insieme indiviso fra gli interi italiani in distribuzione ufficiale; fu inviato come campione ad un albergatore che desiderava utilizzare il servizio della «bollatura preventiva», da eseguire poi all’Officina carte valori di Torino”. Un altro foglio, composto da ventiquattro pezzi dallo stesso nominale, documenta un’iniziativa privata, una delle versioni realizzate per l’Esposizione postale filatelica internazionale di tre anni dopo. In più, sotto teca c’è un approfondimento relativo alla bollatura preventiva. “Documenti rarissimi o unici e in parte inediti”, garantisce Carlo Sopracordevole.
Il materiale ottocentesco fa il palo con la tecnologia... “Sì, abbiamo predisposto anche una presentazione elettronica dedicata agli interi italiani di corrispondenza (cartoline, biglietti e aerogrammi) e siamo a disposizione per i visitatori che vorranno porci delle domande”.
Quale futuro vede per la nuova busta, considerando che presto, il 20 ottobre, se ne aggiungerà una seconda, dedicata a Francesco di Marco Datini? “Non credo che oggi possa avere un impiego di massa; sarà limitata ad una certa nicchia, ma non dovrebbe essere ristretta ai soli filatelisti. Tutto dipende se e come Poste italiane la promuoverà. A Venezia, per esempio, un cliente che deve mandare in giro centinaia di inviti ha detto che gli torna utile e gli evita l’applicazione dei francobolli”.