Le nuove normative fiscali volte al passaggio, nel terzo settore, dal regime di esclusione a quello di esenzione dell’iva, doverosamente segnalate dalla Federazione fra le società filateliche italiane, per ora sono state accantonate in attesa di ulteriori approfondimenti. Comunque, salvo sorprese, se ne parlerà fra un anno.
In base alle ipotesi iniziali, dall’1 gennaio 2025 i sodalizi che hanno altri introiti (come la vendita di cartoline o l’asta interna) rispetto alle quote sociali, ai contributi pubblici e alle donazioni, avrebbero dovuto aprire la partita iva.
In realtà, a Capodanno non cambierà nulla, in attesa di verifiche per affrontare i problemi palesati. Le associazioni iscritte alla Fsfi sono state avvertite dalla stessa venerdì.