Autorità per le garanzie nelle comunicazioni impegnata nel valutare il costo netto del servizio postale universale. Sostanzialmente, l’onere in capo a Poste italiane per consegnare la singola lettera anche alla casa che si trova in cima alla montagna. Definendo, al tempo stesso, un metodo applicativo conforme alle indicazioni contenute nella direttiva 2008/6/Ce e individuando, dove necessario, un meccanismo per suddividere tra gli operatori l’onere che minimizzi le distorsioni di mercato. É il procedimento istruttorio “Servizio postale universale: analisi e applicabilità del meccanismo di ripartizione e valutazione dell’eventuale costo netto per l’anno 2011”. Gli interessati -si legge in delibera- “potranno essere chiamati a fornire i loro contributi informativi su richiesta dell’Autorità e potranno esprimere le loro valutazioni nel corso delle procedure di consultazione pubblica”. Secondo la normativa europea, l’onere del servizio universale deve essere calcolato come la differenza tra il costo netto derivante al fornitore (ossia Poste italiane) ed il costo netto che risulterebbe allo stesso qualora non fosse soggetto a tali obblighi, “tenendo conto dei vantaggi intangibili e commerciali, nonché del diritto a realizzare profitti ragionevoli e a conseguire una maggiore efficienza economica”.
L’Agcom calcola i costi
28 Dic 2012 09:24 - NEWS FROM ITALY
L’Autorità intende valutare gli oneri in capo all’operatore incaricato del servizio universale, anche al fine di ripartirli fra i concorrenti