Una gradinata deserta, tra l’onirico e la pista di atletica. Gradinata ripresa nel francobollo (in cui compare anche il logo celebrativo) e poi ripetuta sui margini, dove campeggiano i richiami al ministero dello Sviluppo economico ed a Poste italiane, nonché un incomprensibile “100° Fondazione”.
Così, caratterizzato da tinte pastello, si presenta il foglietto firmato da Tiziana Trinca, con cui l’Italia ricorderà il secolo raggiunto dal Festival lirico dell’Arena di Verona. Nato nel 1913 grazie al tenore Giovanni Zenatello ed all’impresario teatrale Ottone Rovato, che progettarono una manifestazione artistica per il centenario della nascita di Giuseppe Verdi mettendo in scena l’“Aida”.
La carta valore uscirà il 15 marzo in un milione e mezzo di copie e sarà venduta a 1,90 euro, cifra con cui spedire una lettera per l’interno compresa tra i venti ed i cinquanta grammi di peso.
Naturalmente, l’annullo del primo giorno sarà impiegato al Verona Centro, dov’è presente lo sportello filatelico. Il bollettino illustrativo comporta due interventi: del presidente della Fondazione Arena di Verona e sindaco, Flavio Tosi, e del sovrintendente alla stessa, Francesco Girondini.
Lo storico monumento, uno dei maggiori anfiteatri romani rimasti, venne edificato nel I secolo dopo Cristo. Già nel passato è comparso tra lettere e pacchi quale simbolo cittadino. Si trova ad esempio nel 25 lire dell’1 settembre 1955 emesso per le “Giornate mediche internazionali” (in questo caso, è associato al ritratto di Girolamo Fracastoro), nel 50 del 10 marzo 1973 per il settantacinquesimo raggiunto dalla Fiera internazionale dell’agricoltura e della zootecnia, nel 65 centesimi del 9 giugno 2006 per i Campionati del mondo di bridge. Ancora, campeggia nella cartolina da 120 lire uscita il 28 novembre 1980 per promuovere la manifestazione filatelica “Verona 80” e nel dentello sammarinese varato a 3.000 lire, o 1,55 euro, il 27 marzo 1999 in occasione dei Campionati del mondo di ciclismo su strada.