È opera di György Kara il foglietto da 1.200 fiorini con cui Budapest celebra il secolo e mezzo raggiunto dall’Unione postale universale. Disponibile da oggi, viene proposto, come spesso accade tra le produzioni magiare, in due versioni: dentellato e con codificazione nera (è stato stampato in quarantamila pezzi) oppure non perforato e con numero in rosso (quattromila). Il soggetto principale è il corno, strumento utilizzato dal Medioevo in poi per segnalare l’arrivo del corriere, divenuto il simbolo del servizio in tutto il mondo. Completano il disegno le missive con i colori nazionali, il logo del giro di boa e, sullo sfondo, l’istituzionale. Quel 9 ottobre 1874 c’era anche l’Ungheria tra i ventidue Paesi che si riunirono in Svizzera per firmare il Trattato di Berna. Istituendo così l’Unione postale generale, che mirava ad armonizzare e migliorare le prestazioni di settore internazionali. Sapendo che nel XIX secolo il crescente numero di trattati bilaterali tra coppie di interlocutori creò una situazione ingestibile. La praticità della nuova formula, considerare quello degli Stati coinvolti un solo territorio, risultò vincente. Nel 1878 l’organizzazione adottò il nome attuale; dal 1948 opera come agenzia specializzata delle Nazioni Unite.
L’Ungheria c’era
24 Lug 2024 16:05 - FROM ABROAD
Unione postale universale - Oggi l’emissione a foglietto che ricorda il secolo e mezzo raggiunto dal Trattato di Berna; il Paese fu fra i ventidue presenti