Puntare alla riforma interna, così da ridurre gli sprechi delle risorse ed ottimizzarne l’efficacia, immaginando la creazione di strutture che possano prendere decisioni rapide. È uno degli obiettivi affidati al 26° Congresso postale universale, inaugurato ad Istanbul, in Turchia, due giorni fa (per l’occasione, sempre il 20, Ankara ha emesso un francobollo da 3,20 lire).
Il consesso si svilupperà fino al 7 ottobre, coinvolgendo quasi duemila delegati provenienti dai 192 Paesi membri dell’Upu. Dovranno fissare la strategia postale mondiale da qui al 2020, cioè fino al successivo incontro. Tenendo in mente la situazione attuale e gli sviluppi prevedibili, anche dal punto di vista tecnologico.
Una delle riunioni più importanti è in calendario per il giorno 4 quando, per una conferenza, si troverà una cinquantina di ministri alla partita. Tema: “Realizzare lo sviluppo durevole - Connettere i cittadini, le imprese ed i territori”, sottintendendo aspetti quali il ruolo del servizio nell’inclusione sociale e finanziaria, lo sviluppo, la facilitazione del commercio, l’economia digitale, la realizzazione degli obiettivi che, in materia, l’Onu si è data.
“Sarà il Congresso della trasformazione”, ha commentato il direttore generale dell’Unione, Bishar Hussein. “Il nostro settore di attività si è evoluto. Ora, noi, le Poste, dobbiamo cambiare per rispondere ai bisogni dei clienti ed assicurare che la rete parli con una sola voce”. In tale ambito, l’Unione “gioca un ruolo vitale per offrire ai Paesi membri un forum dove far avanzare il comparto”.