Il presidente di Poste italiane, Giovanni Ialongo, aveva visitato i luoghi il 13 luglio 2012, partecipando alla cerimonia per la riapertura degli uffici di Borghetto Vara e Monterosso al Mare (La Spezia). Oggi, a quasi due anni dall’alluvione distruttrice, torna: è atteso nella seconda località.
L’appuntamento è pubblico e si svolgerà alle ore 11 presso la sala consiliare, in piazza Garibaldi 35. Nel contesto, non mancherà la sottolineatura marcofila: la sede municipale accoglierà uno sportello postale distaccato, attivo dalle ore 9.30 alle 14.30.
Il 25 ottobre 2011 -commentano nel paese- “è un giorno che Monterosso non dimenticherà mai. La pioggia torrenziale e continua è iniziata nella mattinata”. Un muro d’acqua impenetrabile anche quasi alla vista annulla il contorno del promontorio del Mesco, confine visivo di tutte le Cinque Terre. Dopo circa cinque ore di pioggia incessante, la strada principale, via Roma, inizia a colorarsi di riflessi terrosi preoccupanti. I volontari locali della protezione civile, reduci dal repentino sgombero delle strutture scolastiche, rimuovono le grate dei tombini. Tale operazione non basta. Instancabilmente e velocemente gli incaricati si prodigano per evacuare bar e ristoranti dai cittadini e dai turisti che, data l’ora di pranzo, si trovano nei locali. La forza dell’acqua aumenta di minuto in minuto: frastuono, confusione, incredulità e profonda paura… La stima è che, nell’area, quel giorno siano caduti 530-540 millimetri di pioggia, il quantitativo medio di un anno intero. Durante le operazioni di messa in sicurezza, ha perso la vita il volontario Sandro Usai.
Il Parco nazionale delle Cinque Terre è stato ricordato con un francobollo da 70 centesimi uscito il 5 aprile scorso, nell’ambito della serie “Parchi, giardini e orti botanici d’Italia”.