Le vicende della Prima guerra mondiale raccontate attraverso le corrispondenze vergate dall’aspirante ufficiale medico Alberto Bavagnoli, classe 1890, di Parma.
Il carteggio -annota nella prefazione il direttore dell’Archivio di stato cittadino, Graziano Tonelli- permette di storicizzare la costituzione dell’Università castrense di San Giorgio di Nogaro (Udine), fondata appositamente così da fronteggiare la richiesta di dottori per il conflitto in atto. Consente inoltre di mettere a confronto l’esperienza del giovane studente con quella dei semplici soldati, anche loro calati nella dura realtà quotidiana del fronte.
È il libro “Il cannone tuona continuamente...” (Fermo editore, 12,00 euro); le 124 pagine con immagini in bianco e nero propongono gli scritti, talvolta associati ai relativi supporti ed alle fonti documentali locali.
Quanto al carteggio, ancora oggi è custodito dai discendenti. Compreso tra il 31 maggio 1915 ed il 19 agosto 1916, si compone di ventinove epistole, sessantasette cartoline ed un telegramma, tutti diretti ai genitori del mittente, Lodovico e Virginia Viola; fanno eccezione una cartolina intestata alla zia Clelia Viola ed una missiva, probabilmente una minuta, intesa a compiere il percorso inverso.
Sin dalle prime righe -annota Valentina Bocchi, che ha curato il lavoro con Andrea Di Betta- “il racconto degli avvenimenti, nonostante risulti immediato grazie alla fluidità della padronanza linguistica, in realtà è filtrato ed enfatizzato nel tentativo di rassicurare i genitori sulla destinazione futura e sulle sue condizioni di salute”.