La filatelia mantiene giovani? Pare di sì. Oggi Gianfranco Moscati ha compiuto novant’anni, ma la voglia di fare rimane. Lo spiega attraverso un libretto di 40 pagine a colori (“I 90 anni di Gianfranco Moscati”), in cui sintetizza la vita trascorsa ed i progetti che tuttora sta seguendo.
È “un traguardo davvero importante” -dice- e richiama alcuni fatti rilevanti del percorso esistenziale. Nacque quindi nel 1924, ultimo di cinque figli, in viale Certosa a Milano. “Il Partito fascista era da poco salito al potere e si preannunciava un’epoca di dittatura e disordini”. Saranno poi le leggi di discriminazione razziale, approvate nel 1938, a cambiare la realtà, a lui ed alla famiglia. Nel 1952 si trasferisce per lavorare a Napoli, seguendo il fratello Sandro.
Dal 1987, sempre “operativo” come collezionista (la parte più importante della sua raccolta sarebbe stata donata, nel 2007, all’Imperial war museum di Londra), comincia a pensare ai bambini sfortunati. Le iniziative che nel tempo architetta si concentrano dapprima sull’ospedale pediatrico Alyn di Gerusalemme, poi anche sulla comunità del quartier partenopeo di San Giovanni a Teduccio, attraverso l’associazione “Gioco, immagini e parole” nonché la scuola “Scialoja-Cortese”. Ed ancora, ritiratosi in Svizzera, prosegue: l’ultima idea è una bottiglia tipo champagne contenente 320 grammi di caramelle, per aiutare i più piccoli…