È ancora presto per trarre delle conclusioni. L’incendio che a Parigi sta distruggendo (il tetto già è collassato) la cattedrale di Notre-Dame pare sia dovuto al cantiere di ristrutturazione in corso.
Fra i diversi francobolli che la Francia ha dedicato al complesso, insieme simbolo religioso, storico e turistico della metropoli, quelli raccolti in foglietto del 19 gennaio 2013. Volevano ricordarlo ad otto secoli e mezzo dalla fondazione.
Le cartevalori contenute, da 1,05 e 1,55 euro, puntano alle vetrate. Esattamente come il lettera “verde” (70 centesimi) del 26 novembre 2016 compreso nel libretto “Struttura e luce”, oppure lo 0,60 franchi del 23 maggio 1964, emesso nell’ottocentesimo anniversario: i filatelisti lo conoscono anche per essere stato tra i primi esemplari inseriti nella popolare collezione dedicata all’arte nazionale.
Il dentello del 6 settembre 2013, parte della serie dedicata al Gotico, propone invece il gruppo statuario con il matrimonio della Vergine. Anche in questo caso manca il nominale, sostituito dall’indicazione per la lettera prioritaria contenuta nei venti grammi di peso, che allora necessitò di 63 centesimi.
La costruzione nella sua interezza figura nel foglietto datato 4 novembre 2010; appartiene al percorso riguardante le capitali europee e quella volta toccò, con quattro tagli da 58 cent, alla Ville Lumière. Per la facciata occorre rivolgersi al blocco “Francia da vedere”, risalente al 18 settembre 2004: campeggia in uno dei dieci valori da 50. E non è finita…