Persone spesso assenti da casa o luoghi di lavoro a mezzo servizio... Mentre c’è già chi protesta contro le chiusure estive degli uffici postali (fenomeno che ritorna puntuale ogni anno e che solo l’allora ministro alle Comunicazioni Paolo Gentiloni affrontò pubblicamente con un decreto nel 2007), la società guidata da Massimo Sarmi lancia “Dimmiquando”.
Era una delle prestazioni cui si stava lavorando da mesi e che “Vaccari news” aveva anticipato ai propri lettori già nel settembre scorso.
Il servizio -spiegano dall’azienda- è pensato per chi è spesso fuori e per gli studi professionali o gli uffici aperti solo in determinati giorni, che possono così indicare quando c’è qualcuno per ricevere la corrispondenza. “Dimmiquando” prevede la consegna, nel giorno settimanale prefissato (tranne la domenica), di raccomandate e assicurate e può essere attivato per un periodo di tre, sei o dodici mesi, al costo rispettivamente di 8,40, 12,00 e 15,60 euro (prezzi alle famiglie). Si può attivare presso tutti gli uffici postali oppure dal sito di Poste.
“Dimmiquando” mira a rendere più personalizzato (ma anche efficace, evitando giri a vuoto del portalettere e visite agli sportelli del destinatario) il recapito della corrispondenza. Nel pacchetto di offerte che hanno lo stesso obiettivo figurano la custodia temporanea della corrispondenza non a firma presso il centro di distribuzione (“Aspettami”) e il proseguimento ad un altro indirizzo (“Seguimi”).