Gli organi nei francobolli? Viene in mente la serie del Vaticano uscita il 20 maggio 2014 vittima, suo malgrado, di un’erronea attribuzione dei nomi, poi rimediata prima della stampa. Torna indirettamente di attualità per via della nuova tappa francese dedicata ai lavori specialistici. L’1,40 euro odierno (in realtà la prevendita è del giorno 21), dovuto a Frédérique Vernillet per l’illustrazione ed a Line Filhon per l’intervento a bulino, cita l’organaro. Così come lo cita il collegato “souvenir philatélique” da 4,00.
Un mestiere d’arte ma anche una professione antica, visto che lo strumento già era presente nelle civiltà greca e romana, anche se solo all’inizio del XIV secolo cominciò a diffondersi negli edifici religiosi.
Tutto inizia -viene spiegato- con un’idea che deve essere tradotta concretamente in tubi, molle, serbatoi, cornice, connessioni meccaniche tra tastiere e valvole, in armonia sonora. Il tavolo da disegno è il centro del laboratorio attorno al quale ruotano inoltre falegname, carpentiere, meccanico, installatore, rifinitore, magari elettricista o tecnico elettronico. La materia prima, essenzialmente legno, metalli e pelli, è implementata con altri elementi che attraversano le generazioni. In un mondo di impazienza e sempre più veloce, il settore rappresenta un’isola in cui i valori della serenità e della durata risultano fondamentali.