Prima, lo slittamento dalle ore 11 alle 18. Poi, la decisione, peraltro già nell’aria, di rinunciare alla nomina dei viceministri, concentrandosi soltanto sui sottosegretari.
La seconda riunione del Consiglio dei ministri, svoltasi questa sera, ha alla fine completato, almeno per ora, la squadra di governo, prevedendo come sottosegretario alle Comunicazioni Paolo Romani.
Editore televisivo (“Rete A”, “Telelombardia”...), è nato a Milano il 18 settembre 1947 e proviene da Forza Italia. Il gruppo di sottosegretari attribuito al ministero dello Sviluppo economico si completa con Ugo Martinat (ha ottenuto la delega alle Attività produttive) e Adolfo Urso (Commercio con l’estero).
Come nel caso del suo “superiore” Claudio Scajola, incaricato di guidare il dicastero, si tratta di un ritorno, visto che Paolo Romani è stato sottosegretario all’allora ministero delle Comunicazioni durante il “Berlusconi III”, diretto da Mario Landolfi.
Tra i prossimi obiettivi, figura la convocazione della Consulta per l’emissione di cartevalori postali e la filatelia. L’ultima seduta era stata fissata per il 6 maggio, data troppo tardiva e, a quel punto, apparsa inopportuna. Per questo si era preferito rinviarla a data da destinarsi.
Nel gruppo di lavoro scelto da Silvio Berlusconi figura, inoltre, il filatelista Carlo Amedeo Giovanardi (ora Pdl). Dipenderà direttamente dalla Presidenza del Consiglio, occupandosi di Famiglia, droga e servizio civile.
La prossima riunione dell’Esecutivo si terrà a Napoli il 21 maggio.