Che fine hanno fatto le discusse razionalizzazioni che Poste italiane aveva programmato l’anno scorso? Dopo le polemiche e i rinvii, pare proprio che -almeno per alcuni casi- la procedura sia stata ritardata se non proprio accantonata.
Ad una questione messa da parte, ne sorge un’altra, originata in una delle Province diventate operative con le elezioni dell’anno scorso. A prendere l’iniziativa, infatti, è stato il presidente della Bat, come comunemente viene definitiva l’area che associa Barletta, Andria e Trani.
Francesco Ventola, questo è il nome del rappresentante, ha chiesto l’istituzione della sede provinciale di Poste italiane nel suo territorio. La domanda è stata presentata in una nota indirizzata al presidente ed all’amministratore delegato della società, rispettivamente Giovanni Ialongo e Massimo Sarmi, e per conoscenza ai ministri ad Economia e finanze Giulio Tremonti e allo Sviluppo economico Paolo Romani, nonché al responsabile mercato privati della società Pasquale Marchese.
“Sono note l’organizzazione e la mission aziendale di Poste italiane, caratterizzate da una particolare presenza capillare di sportelli sul territorio così da rispondere in maniera efficace alla richiesta sempre più marcata di servizi adeguati da parte dell’utenza”, si legge nella nota firmata da Francesco Ventola. “Al fine di rispondere alle esigenze di questo territorio nell’attuale nuova configurazione provinciale, non sfugge l’aspettativa che anche questa società possa voler articolare la propria offerta di servizi integrati, assicurando la stessa impostazione organizzativa, funzionale e logistica delle altre province italiane”.
Il presidente, inoltre, si è detto disponibile ad un incontro per approfondire, laddove si riterrà utile, “una questione di particolare rilievo per l’intero territorio della nuova Provincia pugliese”.