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editor Fabio Bonacina

27140 news from 8/3/2003

Un discusso monumento, poi smantellato, proposto in versione postale. E non mancano le critiche

La busta con il discusso richiamo
La busta con il discusso richiamo

Ancora problemi con i personalizzati. Questa volta la vicenda si è svolta in Francia e tocca uno dei nervi scoperti nazionali degli ultimi decenni: la violenta fase che mezzo secolo fa ha portato l’Algeria a staccarsi da Parigi.

A prendere l’iniziativa è stato qualche simpatizzante dell’Organisation de l’armée secrète (Oas), una struttura terroristica costituita da militari dell’estrema destra legati agli ambienti dei coloni francesi che intendevano opporsi alla decisione di Charles de Gaulle di abbandonare il Paese africano. Simpatizzante che è ricorso al servizio “Montimbramoi” attraverso il quale, via internet, è possibile ottenere francobolli con il soggetto di propria scelta, nel caso specifico una contestata opera architettonica.

Immediata la replica dell’Association nationale pour la protection de la mémoire des victimes de l’Oas. “Niente -dice il presidente, Jean-François Gavoury- ferma i vecchi attivisti dell’Oas nella corsa alla riabilitazione di quelli tra loro che sono stati condannati a morte e giustiziati per il numero e la gravità dei misfatti compiuti tra il 1961 e il 1962 in nome del mantenimento della presenza coloniale francese in Algeria. Il monumento elevato nel luglio 2005 alla gloria di questi criminali è stato ritirato dal cimitero di Saint-Laurent-Imbert-de-Marignane nel novembre 2008, in conformità ad una decisione del Tribunale amministrativo di Marsiglia del 7 luglio 2008, ribadita il 23 aprile scorso attraverso un decreto della Corte amministrativa d’appello della stessa città”. Non appena la stele è stata tolta, è ricomparsa in formato postale, applicata su buste in cui compare anche il testo “Hommage aux défenseurs de l’intégrité du territoire national” (“Omaggio ai difensori dell’integrità del territorio nazionale”).




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