Il lettore è… avvisato, sin dal titolo; si tratta di una sintesi, che pur tuttavia viene sviluppata dall’autore, Giorgio Migliavacca, in 144 pagine “A4” con illustrazioni a colori. È il “Compendio di storia delle Poste in Italia dall’Antichità al Terzo millennio”, edito dalla Collezionisti italiani di francobolli ordinari (30,00 euro).
La volontà è andare oltre il luogo comune del monopolio statale, per assaporare tutti gli aspetti di una vicenda antica e moderna allo stesso tempo, come dimostra la liberalizzazione registrata negli ultimi anni. “Mentre in precedenza -ricorda nella prefazione lo specialista Clemente Fedele- alla storia postale si erano avvicinati studiosi incardinati all’amministrazione postale e qualche raro storico dell’università, più alcuni cultori locali, da un certo momento in avanti nella seconda metà del Novecento i piaceri della ricerca hanno aleggiato su un modello di buon collezionismo che crescendo ha favorito la revisione dei propri criteri”.
Il racconto comincia dal 200 avanti Cristo e si dipana, in svelti capitoli, tra conventi, mercanti, casati al potere, imprenditori, ruolo dei diversi Stati, pestilenze, contrabbando, periodo napoleonico, censura, Restaurazione, introduzione dei francobolli, sviluppo delle tecniche di trasporto e comunicazione, giornali, nuove prestazioni, ruolo femminile, Guerre mondiali.
Completano la pubblicazione alcune pagine tratte dal “Compendio delle Poste” che Ottavio Cottogno, più noto come Codogno, mandò in stampa nel 1623. Si aggiungono un’ampia bibliografia e gli indici, anche per soggetto, nome e località, utili nel caso di ricerche mirate.