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editor Fabio Bonacina

27140 news from 8/3/2003

L’omaggio allo scrittore nel cinquantesimo anniversario dalla morte arrivò il 29 dicembre 1923. Ma suscitò un vespaio…

Francobolli “eseguiti con non molta cura in tipografia”, che “lasciano a desiderare anche per la scelta dei colori poco brillanti”. Inoltre, le vignette ridotte in piccolo “sono riuscite molto confuse e non si identificano che colla lente”.

Così “Il corriere filatelico”, tra il gennaio ed il marzo del 1924, descrisse l’omaggio al cinquantenario (era scoccato il 22 maggio precedente) della morte di Alessandro Manzoni; uscì il 29 dicembre 1923, novant’anni domani. Sei i tagli: 10, 15, 30, 50 centesimi, 1,00 e 5,00 lire, quest’ultimo particolarmente caro e prodotto in 50mila esemplari. I primi quattro richiamano passi dei “Promessi sposi”: Pescarenico, Lecco ed il monte Resegone, la fuga di Renzo e Lucia, il “ramo del lago di Como”; i restanti offrono la casa dello scrittore in piazza Belgioioso a Milano ed il ritratto.

Disegnati da Aurelio Craffonara ed incisi da Enrico Federici, furono stampati dalla romana Enrico Petiti. Alla redazione del periodico proprio non piacquero. Anche per la superficialità delle citazioni (si legge “Addio monti” e non il ben diverso “Addio, monti”) e per il sistema di vendita. Debuttarono infatti solo nei capoluoghi lombardo e laziale, massimo due serie per acquirente: ai tentativi di alcuni impiegati per sottrarre alla vendita parte della dotazione, “il pubblico -annota la cronaca- si è ribellato e la direzione superiore ha provveduto a far cessare l’illecito traffico”.

Soprattutto, però, la paura -poi rivelatasi giustificata- è che l’emissione, al pari delle precedenti, venisse sovrastampata per le Colonie e data in pasto agli speculatori.

E così fu: le versioni adattate per la Cirenaica, l’Eritrea, la Somalia e la Tripolitania, prelevate dal quantitativo destinato al territorio metropolitano, arrivarono l’1 aprile seguente. “Il fatto che tutti lamentano era da prevedersi”, confermò “L’ambrosiano” nella rubrica filatelica del 13 marzo. Vennero predisposte 3.750 serie complete per tipo, 750 delle quali destinate agli sportelli postali (appena 75 furono messe in vendita nelle aree di riferimento). E il rimanente? Semplice, fu consegnato al Comitato Manzoni...

La serie nella versione per il territorio metropolitano (archivio della società Vaccari)
La serie nella versione per il territorio metropolitano (archivio della società Vaccari)



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