Se la Repubblica Ceca ha ricordato il bicentenario della battaglia di Lipsia con un foglietto da 53 corone uscito il 2 ottobre, la Germania ha compiuto una scelta diversa, e non necessariamente di minor profilo. Invece di celebrare la vittoria contro Napoleone Bonaparte del 16-19 ottobre 1813, ha preferito citare il monumento, il Völkerschlachtdenkmal, che venne aperto cento anni dopo, il 18 ottobre 1913. Il richiamo postale è costituito da un francobollo in vendita con oggi a 45 centesimi, su cui hanno operato Astrid Grahl e Lutz Menze.
Nel contesto di una società europea che scivolava verso la Prima guerra mondiale, l’inaugurazione della struttura fu svolta in pompa magna, alla presenza dell’imperatore e di numerosi rappresentanti stranieri. Della costruzione commemorativa -spiegano adesso dalla capitale- si cominciò a parlare subito dopo lo scontro. Tuttavia, un progetto condiviso maturò solo con il 1898, quando c’era un particolare bisogno di simbologie volte a compattare un Paese costituito da pochi anni. Il cantiere venne aperto sul luogo che si ritiene abbia ospitato il comando del condottiero nemico. L’opera venne completata soltanto quindici anni dopo, rappresentando per lungo tempo un emblema antifrancese, e per questo citato più volte anche nel settore postale. Si caratterizza per un’altezza di 91 metri che domina il territorio.
Tre gli annulli impiegati: accanto ai soliti di Bonn e Berlino, se ne aggiunge uno nella città protagonista. Per il doppio giro di boa storico non mancano le celebrazioni, fra cui cerimonie con figuranti in costumi d’epoca.