“Il sistema postale veneziano” protagonista domani a Bergamo. Città che, nel Cinquecento, rappresentava la punta più occidentale del territorio controllato dalla Serenissima. Inserita nel contesto del ciclo di incontri “Conversazioni veneziane”, la conferenza vedrà salire sul palco il direttore ed il vice dell’Istituto di studi storici postali, Andrea Giuntini e Bruno Crevato-Selvaggi. L’incontro è fissato presso il palazzo del Podestà, in piazza Vecchia, alle ore 18. La partecipazione è libera. Per controllare un territorio così vasto, che nel XVI secolo si estendeva sino alle porte dell’Oriente, la potenza lagunare doveva garantire una tempestiva circolazione delle informazioni, sia pure con la velocità consentita dal trasporto a piedi, a cavallo, per mezzo dei carri e delle navi a vela. A questo fine costituì un efficiente sistema di recapito della corrispondenza. Il riconoscimento ufficiale dei corrieri risale al 1306; la relativa Compagnia, la cui attività venne definita da un apposito statuto, si formò nel 1489. Una pagina particolarmente significativa in questa vicenda è stata scritta dai Tasso di Cornello, il paese della val Brembana oggi sede del Museo dei Tasso e della storia postale. Svolsero dapprima un ruolo importante nei collegamenti sulle linee Venezia-Milano e Venezia-Roma, poi estesero la loro attività alle Poste pontificie sino ad ottenere, al tempo di Carlo V, la gestione esclusiva delle Poste imperiali. L’idea -conferma per gli organizzatori il direttore della Fondazione Bergamo nella storia, Claudio Visentin- “sarebbe di capire come Venezia ha organizzato nel tempo il suo vasto sistema postale, per i suoi bisogni di politica estera e della guerra”.
La corrispondenza di Venezia vista da Bergamo
09 Ott 2013 18:28 - APPOINTMENTS
Domani alle ore 18, nella città lombarda, una conferenza spiegherà come la Serenissima comunicava nel XVI secolo. Al tavolo, Andrea Giuntini e Bruno Crevato-Selvaggi