L’inaugurazione si terrà domani alle ore 11, ma il pubblico -stranamente- dovrà attendere l’8 gennaio. Sapendo che, in ogni caso, resterà a disposizione degli interessati (su appuntamento, prenotandosi alla e-mail museo.comunicazioni@mise.gov.it) sino alla data fatidica dell’8 marzo.
È la mostra “Tracce di donna: lavoratrici muse ispiratrici”, ospitata a Roma presso il Museo storico della comunicazione, ubicato in viale Europa angolo via Cristoforo Colombo.
Viene dedicata -precisano dal ministero allo Sviluppo economico- alla presenza femminile nella storia delle comunicazioni. Attraverso una visita guidata, si potrà seguire un allestimento che la rappresenta nelle fotografie, nei dipinti e nelle sculture allegoriche, a testimonianza della sua presenza. Nel settore, la donna è portalettere, telegrafista e centralinista. Ispira importanti scoperte, ma appunto anche statue e quadri, com’è il caso di Elettra Marconi, figlia dello scienziato Guglielmo. È rappresentata nei francobolli, come serie tematica, ordinaria o momento commemorativo della sua eccellenza in vari campi.
La rassegna registra persino la sua mancanza. L’assenza tra i pesanti macchinari delle prime meccanizzazioni della posta, del telegrafo e telefono, “intende suggerire al visitatore il ricordo del grande sforzo per l’emancipazione della donna in ambito lavorativo”.