Patria, amante, preda, madre, lavoratrice, crocerossina, vedova: nell’immaginario militare la donna assume diverse figure, fedelmente documentate dalle cartoline. Cartoline raccolte, studiate e catalogate da Enrico Sturani, uno dei massimi esperti del settore.
Suo è l’allestimento portato qualche mese fa al Museo storico italiano della guerra di Rovereto e suo è il libro che di questa mostra costituisce un po’ il catalogo. Non a caso, si intitola allo stesso modo: “La donna del soldato – L’immagine della donna nella cartolina italiana” (116 pagine in bianco e nero e a colori, 14,00 euro).
Nella cartolina del Novecento la donna –scrive Sturani- “non viene presentata, se non in rari soggetti fotografici, nella sua realtà fattuale e documentaria. Di gran lunga più numerose sono le cartoline «di fantasia» e «artistiche», basate su fotomontaggi, disegni e pitture; qui non si incarna la donna com’è, ma la sua idealizzazione; e questa, più che all’immaginario dell’autore, corrisponde all’immaginario collettivo di committenti e destinatari”.