Verona e la filatelia religiosa, un legame che affonda le proprie radici nel tempo. Nella città veneta cinquant’anni fa Eraldo Pollice creava, all’interno dell’Associazione filatelica scaligera, una sezione specializzata nella raccolta di francobolli aventi motivi religiosi. Era l’avvio del movimento che, facendo capo alla Gabriel, avrebbe raggruppato e raggruppa i collezionisti di questo tema.
“Da Verona- ricorda il presidente della stessa Gabriel italiana, Danilo Bogoni- il movimento si spostò a Venezia, avendo per unico socio onorario il patriarca Angelo Giuseppe Roncalli, il futuro Giovanni XXIII. Che, il 20 febbraio 1958, attraverso una lettera autografa, benediceva l’opera con espressioni di paterna sollecitudine. In seguito anche Roma si dotò di una propria associazione, poi confluita nell’Aifr (Associazione italiana di filatelia religiosa) di Venezia, così da dar vita ad un unico sodalizio, che attualmente ha sede a Milano”.
Mezzo secolo dopo, i “gabrielisti” tornano all’ombra dell’Arena: negli stessi padiglioni di Veronafil (“Vaccari news” di ieri) allestiranno infatti una mostra. Accanto a collezioni di appassionati italiani, alcune delle quali inedite, saranno montati studi provenienti da altri Paesi europei, dove sono attive associazioni nazionali Gabriel.
Poste italiane prende parte ai festeggiamenti attraverso l’uso di uno speciale annullo, sul quale campeggia il profilo di Eraldo Pollice, “padre” del movimento Gabriel italiano, e l’Annunciazione ripresa dalla formella esistente sul portale della basilica di San Zeno.
Con un secondo annullo, anch’esso in uso nell’ambito della tre giorni del collezionismo, si renderà omaggio a Jacopo Gelli autore, esattamente cent’anni fa, del primo articolo di filatelica religiosa oggi conosciuto. Si intitola “La religione nella filatelia” e venne pubblicato dal “Secolo XX”, appunto nel 1903.