Il Principato che si affaccia sul Mediterraneo torna ad ospitare il grande collezionismo, grazie al Club de Monte-Carlo de l’élite de la philatélie. L’appuntamento è dal 2 al 4 dicembre in tre strutture, vicinissime fra loro, presso le terrasses de Fontvieille.
In programma vi sono emissioni di francobolli ed incontri con gli artisti che lavorano per l’Office des émissions de timbre-poste, il convegno commerciale per ottanta stand tra operatori ed amministrazioni postali, Italia compresa (alla salle du Canton), la mostra dedicata in particolare alla filatelia del Regno Unito e delle sue ex Colonie (alla Monaco top cars collection, che presenterà anche materiale di Elisabetta II e della Royal philatelic society London) e l’allestimento inerente i “100 francobolli e documenti filatelici fra i più rari del mondo” (presso il Musée des timbres et des monnaies). Cui si aggiungono riunioni e presentazioni. Il tutto raggiungibile gratuitamente dalle ore 10 alle 18, ricordando che domenica si chiuderà alle 16.
Il taglio della manifestazione, al solito, è di altissimo livello. Basti dire che sotto le teche finiranno numerose preziosità, possedute tra l’altro da Alberto II di Monaco, dai membri del Club e da alcuni musei postali. Fra queste, l’1 penny di Mauritius ancora sulla busta (una delle tre “ball cover” conosciute, l’unica in mani private) che nel 1847 recapitò l’invito al ballo organizzato dalla moglie del governatore, lady Gomm. Proprio per tale motivo, alcuni dissero che i francobolli erano stati finalizzati al ricevimento.
Un’altra missiva, appartenente alla British library, offre due francobolli indiani da 4 annas del 1854 che presentano il centro rovesciato rispetto alla cornice. Venne acquistata nel 1890 da Thomas Tapling contro 32,00 sterline, ma oggi il suo valore è inestimabile.