Un giro di boa che non si dimentica e meritevole di una festa un po’ fuori dagli schemi. È -sotto forma di mostra- quella in corso fino al 25 agosto a Pontassieve (Firenze), dedicata ad un mailartista giapponese. Curata da Sandro Bongiani, s’intitola “Omaggio ai 70 anni di Ryosuke Cohen (1948-2018)”. Risulta inserita nella XXVII rassegna internazionale “Incontri d’arte”, ospitata presso “La barbagianna”, in via di Grignano 25. Ad ingresso libero, la sede è aperta su appuntamento telefonando ai numeri 055.83.98.747 o 335.66.76.218.
Nato ad Osaka, il personaggio ha scoperto le potenzialità espressive del settore in Canada, restando collegato, ad esempio, ai movimenti Dada e Fluxus. Non è il primo artista postale e marginale nipponico, ma sicuramente è l’autore nazionale più longevo nella rete planetaria.
Dopo Ray Johnson e Guglielmo Achille Cavellini, anche lui rimette in gioco le carte della sperimentazione, osteggiando un sistema culturale che preferisce l’opera creata appositamente per essere commercializzata. Egli -viene spiegato- non rappresenta più colui che produce un’opera d’arte secondo le vecchie idee della tradizione. Ricopre il ruolo di mediatore e di intermediario tra la realizzazione di un’idea progettuale (la sua) e coloro che partecipano all’esperienza. Si fa promotore di un “fare” diventando regista di un intervento provvisorio, che nasce dal contributo degli altri e si materializza insieme nella collaborazione collettiva, in cui tutti possono partecipare ed essere positivamente e appassionatamente coinvolti.
Lo fa proponendo ad esempio il progetto “Brain cell” (“Cellula celebrale”), iniziato nel giugno 1985 coinvolgendo migliaia di persone sparse in circa ottanta Paesi. Per oltre tre decenni, ogni sette-dieci giorni ha raccolto le immagini di tanti artisti su un’unica pagina, allegando gli indirizzi. Tale attività illustra la sua preferenza al gioco, alla ricerca ed alla libertà concreta. Nell’agosto 2001 ha iniziato in Italia il progetto “Fractal portrait” (“Ritratto frattale”), facendo ritratti e silhouette del corpo ai suoi amici in occasione dei vari meeting; poi vengono rispediti via posta alla persona ripresa. La rassegna propone una selezione di questi lavori.