Mao e tutta l’iconografia ufficiale sulle spille, sulle illustrazioni dei libri, sui drappi e naturalmente sui francobolli. È l’opera “My thinghs n.6 – The hangover of Revolution in my home”, che Hong Hao ha realizzato nel 2002 e che fino al 16 ottobre sarà osservabile alla mostra “Cina – Prospettive d’arte contemporanea” (Milano, spazio Oberdan, viale Vittorio Veneto 2).

“È nella rappresentazione dei profondi sconvolgimenti sociali degli anni ’90 -commentano gli organizzatori- che la nuova fotografia cinese manifesta la sua spettacolarità e uno stile capace di padroneggiare una grande varietà di tecniche e di effetti visivi. Hong Hao usa tecniche digitali nuove per renderci partecipi del mondo coloratissimo della miriade di oggetti che è entrata improvvisamente a far parte del panorama un tempo spoglio del cinese medio. Egli non riprende più gli oggetti fotograficamente, ma mappa le sue proprietà”.

Fra le cartevalori inserite nell’opera, diverse sono quelle appartenenti al periodo della “Rivoluzione culturale”.