Come raccontare nel francobollo una pianista? L’idea di Matthias Beyrow e Constanze Vogt è stata semplice ed originale al tempo stesso: posizionando le scritte in modo da evocare i tasti dello strumento musicale. Così, l’omaggio nel bicentenario dalla nascita (cadrà il 13 settembre) a Clara Wieck, rappresentata attingendo ad una litografia di Andreas Staub, è diventato un dentello di Germania da 1,70 euro, arrivato agli sportelli il 5 settembre.
“Non trascurerò la mia arte, dovrei rimproverarmi per sempre”. È la frase presente nella carta valore, ripresa da uno dei suoi diari. Non aveva bisogno certo di biasimarsi: divenne la pianista più importante del tempo e modellò la vita artistica del XIX secolo come poche altre personalità, ricordano da Berlino. D’altronde respirò l’ambiente fin da piccola, visto che il padre Friedrich era considerato uno dei principali educatori specializzati di allora. Ed ha formato sistematicamente la figlia: al suo primo concerto pubblico aveva nove anni! La stagione del 1837/1838 portò la donna alla svolta internazionale, conducendola in tutta Europa. E nel 1840 sposò il compositore Robert Alexander Schumann, prendendone il cognome. Morì il 20 maggio 1896.