“Comandante di un battaglione di marinai, mentre preparavasi una operazione sull’estrema bassura del Piave, volle personalmente osare un’arrischiata ricognizione tra i canneti e i pantani della sponda sinistra perché, dallo strappato segreto delle difese nemiche, traesse maggiore sicurezza la sua gente. Tutto vide e frugò, e sventato l’allarme, già trovava riparo, quando notò la mancanza di uno dei suoi arditi. Rifece allora da solo la via perigliosa per ricercarlo e, scoperto poi dal nemico mentre ripassava il fiume, e fatto segno a vivo fuoco, veniva mortalmente ferito”. Era il 12 marzo 1918. Declinata nella particolare prosa, parte della motivazione con cui il 13 giugno successivo venne conferita la medaglia d’oro al valor militare al tenente di vascello Andrea Bafile. Era nato il 7 ottobre 1878. Il suo atto viene rammentato ancora adesso, a cento anni di distanza. Non è un caso se il Comitato a lui intitolato lo ricorderà in questi giorni nel paese di origine, Monticchio, ora frazione dell’Aquila, con alcune attività. Stasera alle ore 21, in piazza della Chiesa, è prevista, tra l’altro, la lettura di missive spedite da lui e da commilitoni alle famiglie. Dopodomani, invece, i visitatori potranno assistere ad un’estemporanea di pittura e vedere la mostra dedicata alla Grande guerra; inoltre, verrà inaugurata una scultura commemorativa alla sua memoria. Contemporaneamente, tra le 14 e le 20 in piazza del Monumento, sarà disponibile un annullo speciale.
Le iniziative per il tenente di vascello
18 Mag 2018 10:24 - NEWS FROM ITALY
Andrea Bafile morì durante la Grande guerra, il 12 marzo 1918. Sarà ricordato tra oggi e domenica nel paese natale, Monticchio, ora frazione dell’Aquila