L’apertura riprodotta sul foglio è un classico e gli esperti la chiamano “difesa ungherese”, ispirandosi alle partite giocate per corrispondenza dal 1842 al 1845 tra Parigi e Budapest e vinte da quest’ultima. Ma le sessantaquattro cartevalori, in distribuzione da oggi contro un totale di 3.200 fiorini locali, si fanno notare anche per un ulteriore dettaglio: ogni esemplare è diverso dagli altri e sullo sfondo, a caratteri pressoché microscopici, riporta parte della storia millenaria di questa passione, che ha trovato nel Paese centro europeo una delle sue culle storiche. Possibile dunque scoprire vicende, personaggi, partite memorabili recuperate dalle ricerche, archeologiche e non. Un caso simile di microscrittura l’aveva proposto nel 2001 il Regno Unito: il 45 pence della serie dedicata al centenario del Premio Nobel, infatti, propone i versi (quasi settanta!) del poema di Thomas Stearns Eliot “The Addressing of cats”.
Leggiamo gli... scacchi?
24 Set 2004 09:40 - FROM ABROAD