Quasi una mera presa d’atto: il provvedimento, che il Parlamento Europeo aveva modificato l’11 luglio 2007, e il Consiglio aveva accettato l’1 ottobre, è tornato all’assemblea di Strasburgo, la quale oggi l’ha confermato in seconda lettura. Un passaggio obbligatorio, coerente con le procedure comunitarie. Il mercato postale, dunque, non verrà liberalizzato l’anno prossimo ma solo dall’1 gennaio 2011, peraltro con una dilazione al 2013 destinata ad alcuni Paesi (Grecia, Lussemburgo e tutti i nuovi aderenti, tranne Bulgaria, Estonia e Slovenia). È l’ultima tappa di un lungo percorso avviato nel 1997, ma la più importante: riguarda infatti le lettere ordinarie fino a 50 grammi, essendo quelle più pesanti già svincolate. Il passaggio successivo è la pubblicazione della direttiva in “Gazzetta ufficiale”. Ora -precisano dall’istituzione- “gli Stati membri non potranno concedere né mantenere in vigore «diritti esclusivi o speciali per l'instaurazione e la fornitura di servizi postali» (raccolta, smistamento, trasporto e distribuzione degli invii postali). Si tratta, in sostanza, del tramonto dei monopoli statali, sottolineato anche dal fatto che la definizione di «rete postale pubblica» è stata sostituita da quella di «rete postale», tout court”.
Liberalizzazione/1 - L’Europarlamento conferma, si parte dal 2011
31 Gen 2008 15:29 - FROM ABROAD