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editor Fabio Bonacina

27261 news from 8/3/2003

L’iniziativa, organizzata a Roma, è promossa tra il 20 e il 22 marzo dall’Associazione nazionale Venezia Giulia e Dalmazia e dal Cdm di Trieste

L'obliterazione, disponibile sabato e domenica
L'obliterazione, disponibile sabato e domenica

La storia dell’Adriatico Orientale tra i libri e gli incontri, ospitati al salone “Pillole romane di «La bancarella» 2010”, ma anche attraverso il sistema postale.

Sulla scia della “Bancarella”, ecco la versione romana, programmata dall’Associazione nazionale Venezia Giulia e Dalmazia e dal Centro di documentazione multimediale di Trieste nei giorni 20-22 marzo presso il complesso dei Dioscuri, in via Piacenza 1 a pochi passi dal Quirinale. Qui saranno esposti volumi, cd, dvd editi di recente sui temi della storia, dell’arte, dell’archeologia, della musica e della letteratura originate in Istria, Fiume e Dalmazia.

Alla rassegna editoriale sono associati conferenze, dibattiti, momenti musicali, presentazioni, studi, progetti e opere. Ed è in questo ambito che Alessandra Miligi e Marco Occhipinti propongono sei pannelli divulgativi contenenti materiale postale e cartaceo risalente al periodo 1700-1945, intitolati “Venezia-Giulia e Dalmazia: dalla Serenissima Repubblica di Venezia al Regno d’Italia”.

Il primo quadro -anticipano gli autori- spiega geograficamente i luoghi; il secondo, il terzo ed il quarto li affrontano dal punto di vista storico, compiendo anche un excursus sulla storia della posta. Il quinto si concentra su Fiume, letta dal punto di vista toponomastico. L’ultimo è dedicato al mare Adriatico ed alle linee di navigazione che lo hanno solcato.

Lo stesso Occhipinti, lunedì alle ore 16.15, terrà la conversazione “I francobolli della Repubblica italiana sulle tematiche dell’Adriatico Orientale”. Altri interventi, a carattere storico, saranno tenuti dal vicepresidente federale Bruno Crevato-Selvaggi e dalla ricercatrice, che negli ultimi tempi si è occupata anche di posta, Donatella Schurzel.

La manifestazione sarà visitabile gratuitamente nell’orario 9.30-19.30. Parteciperà pure Poste italiane con un proprio stand, dotato, sabato e domenica, di annullo speciale.

Due dei plichi proposti: la prima è una lettera di un mercante spedita il 6 aprile 1709 da Alessandria d'Egitto a Venezia, dove è arrivata il 15 maggio. Ha viaggiato per nave e all'interno riporta i segni della fumigazione; sul frontespizio figura la dicitura abbreviata “Che Dio guardi” (o “Che Dio guidi”). La seconda risale al 10 agosto 1871, inoltrata da Trieste e giunta via piroscafo a Ragusa cinque giorni dopo
Due dei plichi proposti: la prima è una lettera di un mercante spedita il 6 aprile 1709 da Alessandria d'Egitto a Venezia, dove è arrivata il 15 maggio. Ha viaggiato per nave e all'interno riporta i segni della fumigazione; sul frontespizio figura la dicitura abbreviata “Che Dio guardi” (o “Che Dio guidi”). La seconda risale al 10 agosto 1871, inoltrata da Trieste e giunta via piroscafo a Ragusa cinque giorni dopo



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