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editor Fabio Bonacina

27235 news from 8/3/2003

Sono Mise, Mef Ipzs e Poste italiane i protagonisti dell’iter che porta all’emissione delle cartevalori. E poi si aggiungono…

Più in generale, le “Linee guida - Emissione delle cartevalori postali” (introdotte nella news precedente) vedono coinvolti -lo dice il punto 1 del testo- il ministero allo Sviluppo economico (nonostante ciò che si legge, non è il Mise ad emettere le cartevalori, ma lo Stato!), quello ad Economia e finanze, l’Istituto poligrafico e zecca dello stato (in base alla legge 559 del 13 luglio 1966, cura in via esclusiva la produzione delle cartevalori, ivi incluse le postali) e Poste italiane (cioè la concessionaria “pro tempore”).

Quest’ultima segue la distribuzione e la commercializzazione delle produzioni, “in un’ottica di contenimento dei relativi costi, e formula proposte finalizzate a promuovere la cultura filatelica”. Su tale aspetto, nessun richiamo al mondo del collezionismo, che probabilmente sul tema specifico ne sa di più.

Quanto al Mise, interviene nel processo -ecco il punto 2- attraverso il Gabinetto del ministro e la Direzione generale per i servizi di comunicazione elettronica, di radiodiffusione e postali. Il primo, in qualità di ufficio di riferimento e di raccordo tra l’autorità politica e la struttura amministrativa, cura tutte le attività funzionali alla definizione del programma annuale. La seconda sovrintende l’intero processo attuativo, mantenendo i rapporti con i diversi soggetti coinvolti, e governa la fase di distribuzione e commercializzazione delle cartevalori.

Si aggiungono i due organismi tecnico-consultivi. Una è la Consulta per l’emissione di cartevalori postali e la filatelia, costituita -oltre che dal ministro, o da un suo delegato, che la presiede- da componenti di diritto e da personalità con specifiche competenze, nominati attraverso decreto ed in carica per tre anni. Ha il compito di esprimere il proprio parere sul programma. Non sono presenti cenni sulla periodicità di convocazione.

L’altra è la Commissione per lo studio e l’elaborazione delle cartevalori postali; viene diretta da un esperto ed è costituita da componenti di diritto nonché da specialisti in arti grafiche, storia dell’arte, scienze della comunicazione e filatelia, sempre nominati via decreto. Anch’essa opera per tre anni; di norma, si riunisce due volte al mese. Supporta il ministro o il suo delegato nell’attività di studio, selezione e scelta delle immagini e dei bozzetti.

Tra gli interlocutori, l’Istituto poligrafico e zecca dello stato (foto: Ipzs)
Tra gli interlocutori, l’Istituto poligrafico e zecca dello stato (foto: Ipzs)



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