Un più ampio utilizzo del risparmio postale ma- è la sottolineatura- “a condizioni più severe”. È una delle scelte raggiunte oggi dal consiglio di amministrazione della Cassa depositi e prestiti dopo le attese modifiche allo statuto. Ora, i cambiamenti dovranno essere sottoposti all’assemblea straordinaria degli azionisti, fissata per il 13 e, in seconda convocazione, il 14 maggio.
La Cassa, con i cambiamenti, potrà impiegare i flussi depositati in posta, oltre che per la tradizionale attività di finanziamento del settore pubblico, anche per concedere finanziamenti a favore di soggetti pubblici o privati, purché siano operazioni di interesse pubblico previste dallo statuto interno e promosse da soggetti pubblici. In base alle norme emanate dal ministero dell’Economia e delle finanze, rientrano nella categoria le operazioni indotte da una concessione pubblica, destinatarie di contributi pluriennali pubblici o comunitari o di altre forme di agevolazione pubblica, realizzate come partenariato pubblico-privato, cofinanziate dalla Banca europea per gli investimenti o inserite in piani o altri strumenti di programmazione di soggetti pubblici. I finanziamenti potranno essere concessi direttamente o tramite il sistema bancario. L’intervento della Cassa potrà assumere qualsiasi forma: concessione di finanziamenti, rilascio di garanzie, assunzione del capitale di rischio o di debito. Potenziali interlocutrici pure le piccole e medie imprese, ma per finalità di sostegno dell’economia; in tale caso, i supporti saranno riconosciuti soltanto attraverso l’intermediazione del sistema creditizio.
La seduta del consiglio, presieduta da Franco Bassanini, ha ratificato, inoltre, la nomina di Massimo Varazzani quale amministratore delegato.
Oggi si è svolta pure l’assemblea, che ha approvato il bilancio separato 2008 (risultato di gestione: 2.444 milioni, il 4% in più rispetto al 2007; utile netto 1.389 milioni, +1,2%) e presentato quello consolidato (cioè di Cassa e Gruppo Terna, con un utile netto di pertinenza della capogruppo di 1.414 milioni, -14,9% rispetto all’esercizio precedente).
Nell’ambito delle passività di bilancio, la raccolta tramite risparmio postale ha raggiunto i 175.116 milioni (+11,4% rispetto alla fine del 2007), grazie ai positivi risultati registrati sia dai libretti di risparmio, sia dai buoni fruttiferi. Come raccolta netta, i due prodotti hanno registrato, rispettivamente, i 4.310 e i 10.234 milioni.