Gli attuali cataloghi indicano che i francobolli italiani emessi con il 1967 sono tuttora validi, siano essi declinati anche soltanto in lire. Le poche eccezioni, come i tagli della “Siracusana” risalenti al 1976, sono dovute essenzialmente alla presenza di falsi. Il provvedimento, però, non venne introdotto con l’1 gennaio. Il primo dentello, il 40 lire per il centenario della Società geografica italiana, arrivò il 20 marzo 1967 e sarebbe scaduto il 31 dicembre dell’anno successivo, come tutti gli altri giunti nel periodo. Consultando i bollettini illustrativi, il limite temporale sparisce solo con il taglio da 50 volto a ricordare, nel secolo della fondazione, la Ragioneria generale dello stato. Debuttò il 22 aprile 1969. Cosa accadde nel frattempo lo scrisse Enzo Diena sul “Collezionista” dell’8 marzo, citando un comunicato stampa diffuso dal ministero delle Poste e delle telecomunicazioni il 19 febbraio. Il dicastero -è il testo ufficiale- “ha preso la determinazione che le cartevalori postali, a cominciare da quelle in corso, non abbiano più termini di validità”. Il documento -annotò a ruota lo specialista- “non riguarda solo i francobolli che usciranno d’ora in poi, ma anche tutti quelli che sono attualmente in corso”. Cui si sarebbero aggiunti i titoli del 1967. A livello formale, si tratta di due decreti ministeriali: uno riguarda appunto i commemorativi del 1967 (porta la data del 20 marzo 1969 e venne pubblicato nella “Gazzetta ufficiale” 121 del 16 maggio 1970), l’altro quelli del 1968 (16 giugno 1969, “Gazzetta ufficiale” 122 del 18 maggio 1970).
Mezzo secolo fa la validità permanente
01 Gen 2017 09:45 - ITALIAN ISSUES
Un provvedimento retroattivo rimise in corso i francobolli del 1967. La decisione, infatti, venne annunciata solo nel 1969