Uno sceicco qatarino che ha fatto furore anche in aste filateliche, acquistando francobolli rari e chiedendo poi una dilazione (accordatagli) nei pagamenti. È la storia del quarantottenne Saud bin Mohammed bin Ali Al Thani, complicata da un imprevisto: il 9 novembre egli è morto e l’azienda che ha battuto i lotti, la Feldman, adesso cerca di recuperare il recuperabile.
L’uomo è stato il maggior acquirente, cioè si è aggiudicato quasi tutti i lotti, durante la vendita della collezione di Guyana Britannica messa insieme da John du Pont e ceduta dalla ditta elvetica qualche mese fa. Partecipò personalmente alla sessione e, per ottenere quanto desiderato, non si peritò di offrire molto alto, spesso decuplicando le stime di partenza. In seguito, si accaparrò altri reperti.
All’avvio della sessione -spiega Matthew Healey sulla rivista “Linn’s stamp news”- avrebbe concordato con la controparte un pagamento immediato del trentacinque percento, impegnandosi al saldo nel corso del tempo. Una successiva rinegoziazione aveva registrato un pagamento di 872mila dollari sui 7,5 milioni dovuti, lasciando il resto a rate mensili.
Ora il contenzioso è stato portato negli Stati Uniti, perché la concorrente Sotheby’s ha in gestione, quale garanzia di un prestito, parecchio materiale di proprietà del personaggio; secondo la controparte, potrebbe essere utile a ripianare il debito, poiché il suo valore sarebbe molto più alto della cifra dovuta.
Lo sceicco, in ogni caso, non sarebbe l’acquirente dell’1 centesimo magenta, appartenente al medesimo, storico, collezionista ma affidato al battitore nordamericano e ceduto qualche settimana prima a 9.480mila dollari.