Nella notizia precedente i dati riferiti al francobollo odierno per il Museo storico della comunicazione, ma forse la notizia più significativa è un’altra: il viceministro competente per il settore, Gilberto Pichetto Fratin, ha colto l’occasione per visitare il complesso di viale Europa snc a Roma Eur. Venendo a conoscere le potenzialità dell’allestimento e le problematiche in cui versa.
Il rappresentante del Governo ha voluto sottolineare il “fatto di avere un Museo”, il quale costituisce la “rappresentazione del nostro Paese”. Un tempo “il francobollo serviva per spedire la posta, mentre negli ultimi anni ha assunto un’immagine superiore, andando oltre la filatelia per presentare l’Italia”. Diventando quindi un “messaggero dell’Italia nel mondo”.
A porgere gli onori di casa, la responsabile del polo culturale che fa capo al ministero dello Sviluppo economico, Gilda Gallerati. Ha sintetizzato la storia della struttura in tre momenti principali: il piccolo nucleo con telegrafi in disuso voluto a Firenze dal direttore generale del comparto Ernesto d’Amico; il ministro Pietro Lacava che ne stabilisce una nuova collocazione a Roma; l’impegno del bibliotecario e filatelista Emilio Diena per catalogare e ampliare il patrimonio. Fin qui la storia, ma occorre andare avanti, auspicando un rinnovamento del percorso capace di attirare più visitatori degli attuali (circa cinquemila l’anno).
“Una ricchezza infinita”: così la rappresentante di Poste italiane, Roberta Sarrantonio, ha definito la sede (fine).