Finora c’era un delegato federale, carica oggi vacante a causa della scomparsa del titolare, Giovanni Riggi di Numana. Ma il settore, anche a giudicare da recenti performance all’asta, appare dinamico.
Non è dunque un caso se nasce un sodalizio specifico, l’Associazione italiana di astrofilatelia.
“Da oltre trent’anni -dice il presidente, Umberto Cavallaro, intervistato da «Vaccari news»- mi interesso di storia dell’astronautica e dei suoi riflessi sulla filatelia. Ho cominciato quando lavoravo come giovane consulente all’Agenzia spaziale europea. Ora seguo specialmente la storia dei voli umani. Nelle prossime settimane, ad esempio, presenterò la collezione sui progetti Mercury-Gemini-Apollo”.
Com’è l’attenzione per il settore? “Da noi, per ragioni storiche, ci sono molti pezzi astrofilatelicamente «ghiotti»; basti pensare che una parte significativa degli Apollo volati è stata trattata in Italia (e continua ad esserlo). Sempre per ragioni storiche, anche le vicende spaziali sovietiche e poi russe sono ben documentate nel nostro Paese. Questo, però, non significa automaticamente che in Italia gli astrofilatelisti siano numerosi. Evidentemente «collezionista di cosmogrammi» e «astrofilatelista» non sono sinonimi”.
“La disciplina è relativamente giovane e finora non aveva sentito il bisogno di strutturarsi. Stiamo cominciando adesso, con un certo successo. Oggi siamo una quindicina, ma puntiamo al raddoppio entro la fine dell’anno. L’iniziativa è seguita con molto interesse anche dall’estero. I nostri amici europei ed americani vedono con molto favore la nascita di un interlocutore in Italia. Ci incoraggiano e vanno a gara per offrirci supporto”.
“Adesso occorre cominciare a... fare cultura, aiutando gli appassionati ad avvicinare correttamente questa avvincente disciplina, apprendendone le regole, talvolta rigide. Come dire: l’associazione di astrofilatelia è una realtà; ora bisogna fare gli astrofilatelisti”.
Accanto a Umberto Cavallaro nel consiglio direttivo dell’Asitaf figurano il vicepresidente Paolo D’Angelo, Luigi Bussolino, Giovanni Martina e Annibale Rega. Pietro Della Maddalena ricopre la carica di revisore dei conti.
Il sodalizio intende incrementare e promuovere il settore, diffondere le conoscenze e l’interesse per l’astrofilatelia, facilitare i contatti tra i collezionisti e gli appassionati, promuovere studi, ricerche e pubblicazioni su aspetti storici, tecnici e scientifici in rapporto alla ricerca e ai programmi spaziali, aiutare a reperire il materiale e ad impostare le collezioni, organizzare incontri, facilitare la partecipazione alle mostre astrofilateliche, creare e mantenere rapporti con analoghe associazioni estere.
Ora si sta lavorando ad un bollettino trimestrale che, a partire dall’autunno, “si propone di diventare un foro di scambio di opinioni, di conoscenze e di materiale astrofilatelico”. La quota sociale annua è di 30,00 euro. Per ulteriori informazioni occorre contattare ucavallaro@alice.it.
