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editor Fabio Bonacina

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La festività letta dietro agli sportelli, dal Canada al Portogallo. Il fenomeno delle missive spedite dai bambini, e non solo…

Uno dei francobolli “canori” della Grecia
Uno dei francobolli “canori” della Grecia

Se tutto andrà come previsto, secondo i dati diffusi dall’Unione postale universale, a torta finita saranno oltre 7 milioni le lettere di queste settimane destinate, in tutto il mondo, a Babbo Natale. O, naturalmente, ai suoi “colleghi”, da san Nicola a Nonno Gelo.

In Canada, ad esempio, i portalettere incaricati sono in grado di rispondere alle missive in una trentina di lingue. Solo nel 2013 hanno trattato 1.480.000 testi, con un incremento, rispetto a dodici mesi prima, del dieci per cento. La Francia ha dichiarato di aver raggiunto, sempre lungo il 2013, il numero record di 1.220.000 pezzi, mentre sia il Brasile sia gli Stati Uniti valutano il proprio contributo superiore al milione.

Tra gli altri Paesi dove la tradizione è più sentita ecco l’Australia (con 150mila testimonianze), il Belgio (76.500), l’Eire (125mila), la Finlandia (500mila), la Germania (645mila), la Grecia (90mila), l’Italia (170mila), il Portogallo (100mila), la Russia (340mila), la Spagna (253mila), la Svezia (22mila) e la Svizzera (18.386).

In alcune situazioni l’operatore fa di più. Il Brasile ha festeggiato il quarto di secolo raggiunto dalla campagna “Papai Noel dos Correios”. Per l’occasione, alcuni degli scritti ricevuti nel tempo, i più significativi, sono stati esposti a São Paulo. In Eire, da tre decenni, 9mila postali si cautelano che i giovanissimi mittenti ricevano una risposta ben prima del 24 dicembre. In Belgio si lavora molto a scuola e ci si rivolge a san Nicola: nei giorni scorsi Bpost ha ricevuto, solo dalle classi, 11.500 testimonianze collettive, per una partecipazione stimata di 300mila alunni. In Spagna gli interlocutori tradizionali sono anche i re magi: ciò vuol dire che l’esperienza proseguirà sino al 6 gennaio.

Tra i tanti francobolli emessi per le feste, si fanno notare quelli giunti dalla Grecia il 12 dicembre. Sono quattro allegri valori, da 72 e 90 centesimi (due per taglio); hanno un codice “Qr”, che porta al repertorio canoro del momento.

C’è pure la solidarietà. In Portogallo Pai Natal si assicura che duemila bimbi svantaggiati vedano i propri auspici esauditi: le richieste da loro espresse sono pubblicate in un sito e disponibili in alcuni uffici postali, affinché i privati possano adottare un’epistola ed aiutare il mittente; i pacchi vengono consegnati senza oneri.

Per Babbo Natale è un periodo impegnativo, anche in Australia (foto: Unione postale universale)
Per Babbo Natale è un periodo impegnativo, anche in Australia (foto: Unione postale universale)



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