La nebbia sulla Manica? È isolato il continente europeo, non il Regno Unito. Londra continua a pensare “British” anche quando le circostanze consigliano un approccio più sfumato e, messe con le spalle al muro, le poste precisano che il loro riferimento base resta la propria società.
È andata così anche questa volta, con i sei esemplari adesivi dedicati alle invenzioni. Sono in distribuzione da oggi, in vista della “Settimana nazionale della scienza e dell’ingegneria”, che si svilupperà dal 9 al 18 marzo. Le gradevoli immagini, immediatamente percepibili, vengono abbinate a sintetici testi descrittivi, stampati al retro.
Il ponte di Thomas Telford, il treno di Richard Trevithick e George Stephenson, la televisione di John Logie Baird, la rete internet di Tim Berners-Lee e l’avveniristico turismo spaziale vengono associati al telefono, per il quale è citato Alexander Graham Bell. In barba alla postuma, ma certificata ufficialmente, paternità di Antonio Meucci.
“Riconosciamo –precisano a Royal mail, ad una domanda presentata da «Vaccari news»- che l’identità dell’inventore del telefono ha dato adito a contenziosi”, in quanto diversi inventori vi hanno giocato un ruolo. “Comunque, lo scozzese Bell ha costituito l’ispiratore per il francobollo (emesso dall’amministrazione postale britannica)”, disponibile a 64 pence.
L’emissione prevede anche un foglietto con la serie completa e un libretto di prestigio.
L’Italia ha ricordato lo sfortunato inventore con un 70 lire del 17 maggio 1965 per il centenario dell’Unione internazionale delle telecomunicazioni, e con il 52 cent del 28 maggio 2003.