Non ci sarà un francobollo israeliano in onore di Simon Wiesenthal, il “cacciatore di nazisti” scomparso il 19 settembre a 96 anni.
A confermarlo a “Vaccari news” è Yael Koskas, dirigente del marketing internazionale al servizio filatelico. Almeno per il momento, insomma, non se ne fa nulla.
Nato austriaco il 31 dicembre 1908 a Buczacz, Wiesenthal era ebreo della Galizia (ora Ucraina); dopo l’invasione della Polonia fu internato in diversi lager. Nel dopoguerra ha fondato centri di documentazione ebraica ma è passato alla storia per il suo impegno nel catturare i criminali nazisti, fra cui Adolf Eichmann, individuato in Argentina, catturato nel 1961 quindi condannato a morte in Israele.
Filatelista –sottolinea il quotidiano francese “Libération”- per tutta la sua vita ha avuto pochi mezzi. “Ad un certo momento, quando non aveva più soldi, raccoglieva i francobolli dalle lettere ricevute e li vendeva”. Abitava –ricordano dal Simon Wiesenthal center- “in un modesto appartamento di Vienna, passando ogni sera a rispondere alle lettere, studiare libri ed archivi, sistemare la sua collezione di francobolli”.