Una serie di annulli (fra gli ultimi segnalati, quelli di Pontecchio Marconi, Parma, Castellaneta e Cosenza) sta celebrando, in questi giorni, il secolo dal conferimento a Guglielmo Marconi del Nobel per la fisica. “Era il 1909 -ricorda il ministro allo Sviluppo economico, Claudio Scajola- quando Marconi vinse il Nobel, scrivendo una delle pagine più entusiasmanti per il nostro Paese e per il futuro dell’uomo che, attraverso i nuovi sistemi di comunicazione, avrebbe visto il mondo rimpicciolirsi fino ad entrare in un telefonino, nel palmo di una mano. Il giovane Marconi fece i primi esperimenti utilizzando sistemi rudimentali e continuò per diversi anni ad installare trasmettitori a distanza senza fili”. Dopo quindici anni di intenso lavoro nella radiotelegrafia, “fu insignito insieme al fisico tedesco Carl Ferdinand Braun”. Ma le iniziative non sono soltanto marcofile. Oggi, ad esempio, la Fondazione “Ugo Bordoni” promuove a Roma l’appuntamento, cui parteciperà il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, “La radio, il Nobel, e i 100 anni che hanno sconvolto il mondo”. Bologna, invece, ospita, fino al 10 gennaio presso palazzo d’Accursio ed altre sedi, la mostra “Guglielmo Marconi premio Nobel 1909-2009”, volta a ricordare l’inventore bolognese e la sua impresa. “Tanto ammirato e osannato in vita -dicono ora i promotori- quanto dimenticato o comunque trascurato nella seconda parte del Novecento, Marconi -ritornato alla pubblica attenzione a partire dal 1995 (centenario dei primi esperimenti di radiotelegrafia)- sta infatti risalendo i gradini della notorietà con la sola forza della sua invenzione: il wireless, vale a dire la modalità tecnica che maggiormente connota, in tutto il mondo, l’inizio del Terzo millennio”. Il percorso esplora le condizioni e le premesse che gli consentirono il balzo improvviso, gli sviluppi tecnologici e industriali, il trionfo del sistema e la complessa vicenda che indusse l’Accademia di Svezia a conferirgli il riconoscimento. Pannelli esplicativi, strumenti d’epoca, apparati interattivi, animazioni, video, grafici multimediali immergono il visitatore nell’atmosfera dei primi anni del XX secolo per farlo poi arrivare al XXI: oggi, qui, sul pianeta Terra, dove le intuizioni di Marconi costituiscono la struttura portante del comunicare quotidiano, e anche fuori, nello spazio, abitato da satelliti e osservato da radiotelescopi. Un allestimento che mette a fuoco i meccanismi, gli ingranaggi, le relazioni e le emozioni di un genio proiettato nel futuro: Guglielmo Marconi, pioniere del wireless.
Nobel a Marconi, era il 1909
11 Dic 2009 09:38 - NEWS FROM ITALY
Tra le iniziative di questi giorni per il pioniere del wireless: gli annulli, le celebrazioni ufficiali a Roma, la mostra a Bologna