Scelto di trasformarlo in albergo, il rinascimentale palazzo Querini Dubois di Venezia (è quello rappresentato nel francobollo da 600 lire emesso il 18 novembre 1994) è tornato in cronaca per un passaggio amministrativo in capo al Comune. Nella collegata delibera si cita l’accordo stragiudiziale sottoscritto il 16 marzo 2010 fra lo stesso Ente locale, la Fondazione della biennale e la società Europa gestioni immobiliari, appartenente al gruppo Poste. Per la conversione ad uso ricettivo della struttura prevede, fra l’altro, la rinuncia del Comune ai relativi oneri di urbanizzazione e ai costi di edificazione fino a 700mila euro, al fine di compensare i crediti maturati da Egi per l’occupazione del fabbricato da parte della Biennale.
Pensare che nel 1995 Poste italiane, allora ente pubblico economico, prevedeva, dopo averlo restaurato, l’impiego dello stabile come “centro multimediale per teleconferenze, servizi congressuali e formazione aziendale”. Lo annota un’elegante pubblicazione commissionata all’architetto incaricato dell’allestimento interno, Luciano Di Cara. S’intitola “Palazzo Querini Dubois - Storia e restauro”. Tale decisione -spiegava in apertura della guida il presidente Enzo Cardi- non voleva essere solo un omaggio alla città, ma intendeva concorrere, “anche attraverso la formazione del top management e la promozione di iniziative culturali di respiro internazionale, al compimento di quel salto culturale indispensabile per il rilancio dei servizi che l’Ente gestisce”.