La notificazione a mezzo posta di atti giudiziari e comunicazioni connesse e di violazioni al Codice della strada? Il relativo processo di liberalizzazione “va completato al più presto, eliminando qualsiasi diritto di esclusiva”, annotano dalla Confederazione nazionale dell’artigianato e della piccola e media impresa. “A tutt’oggi, infatti, rimane sostanzialmente disattesa la legge 124/2017”: ha disposto l’abrogazione del regime che favoriva Poste italiane.
Tale normativa, detta anche legge sul mercato e sulla concorrenza, ha attribuito all’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni il compito di prevedere requisiti e obblighi mirati ad ottenere le nuove licenze. Nel successivo provvedimento dell’Agcom è contemplata, per gli addetti all’accettazione e al recapito, la frequenza di un corso di formazione da quaranta ore, che il dicastero della Giustizia deve definire attraverso linee guida. “Linee guida delle quali al momento non esiste traccia, rendendo inutile il conseguimento di titoli abilitativi”.
Intanto, “invece di procedere lungo la strada della sburocratizzazione, la legge di bilancio 2019 ha reintrodotto la comunicazione di avvenuta notifica (Can), precedentemente eliminata”. Così, il Garante ha dovuto avviare un procedimento per aggiornare il testo, azione che si prevede termini entro marzo.
“È necessario con urgenza -concludono dalla sede- che il Governo intervenga affinché il ministero emetta queste linee guida consentendo finalmente alle imprese del settore, la stragrande maggioranza delle quali è associata a Cna, di partecipare agli appalti pubblici ed evitando di mettere gravemente a repentaglio la sorte di numerose imprese e di oltre 3mila lavoratori”.