Curioso: in questo momento, sul sito del ministero delle Imprese e del made in Italy non ci sono l’immagine e i dati del francobollo a foglietto per Italo Foschi, emesso il 7 giugno. Eppure, compaiono già quelli dell’emissione successiva, l’odierna dedicata a Giacomo Matteotti e segnalata nella notizia precedente. Forse un ripensamento? O forse una scelta “negazionista”, come quella adottata dal Vaticano l’anno scorso per la “Giornata mondiale della gioventù”? “Chi non fa non falla”, recita il proverbio. Gli errori possono capitare, ma non è occultando quanto accaduto che si risolvono. Insomma, il francobollo dedicato al primo presidente dell’Associazione sportiva Roma ha provocato molto clamore, perché è stato anche uno squadrista, collaboratore dei nazisti e persecutore degli ebrei. L’eco di questa scelta è risultato ampio; sedi dell’Associazione nazionale partigiani d’Italia, comunità ebraiche, mondo politico (i senatori del Partito democratico Dario Parrini e Francesco Verducci hanno annunciato un’interrogazione urgente), giornalisti… E poi all’estero, con articoli pubblicati su testate in francese, inglese, spagnolo… Forse una mano la dà proprio Carlo Giovanardi, che settimana scorsa aveva sollevato il problema. “Per evitare -spiega a «Vaccari news»- che continui e aumenti una polemica anche a livello internazionale sull’emissione e sull’utilizzo postale del francobollo intitolato a Italo Foschi, che è risultato essere un violento squadrista e collaboratore dei nazisti a Belluno al tempo della Rsi, ho proposto al ministro Adolfo Urso una soluzione che può essere coerente con la normativa in vigore sulle cartevalori postali”. “Ho suggerito infatti che a quel francobollo, di cui non è uscito il comunicato, sia limitata la validità postale alla settimana in corso, poi facendo rimanere in vendita il relativo foglietto come semplice erinnofilo. La cessazione della validità postale può consentire una riduzione del danno, nel senso di impedire che un francobollo che rappresenta un personaggio con quelle caratteristiche possa essere utilizzato nei prossimi mesi per inviare corrispondenza sia in Italia sia all’estero”. Al tempo stesso, evita ogni speculazione nel caso invece venisse ritirato ufficialmente (fine).

