Costi delle spedizioni a carattere editoriale inviarti dalle onlus: in attesa che il Governo di Mario Monti affronti la questione specifica, si fa il punto con quanto promesso e non confermato dal precedente Esecutivo. Nella legge di stabilità (ex finanziaria) -viene sottolineato dall’Unione stampa periodica italiana- “non ha trovato posto la norma che parificava le tariffe postali degli enti no-profit a quelle delle società commerciali”.
Un’assenza definita “sconcertante”, perché “nella riunione del tavolo tecnico del 18 ottobre scorso, davanti ai rappresentanti dell’Uspi, di Poste italiane e di numerose associazioni, il Dipartimento editoria della Presidenza del Consiglio aveva preso impegno di presentare, di concerto con il ministero dello Sviluppo economico, un emendamento in tal senso”.
Nel frattempo, l’Unione è riuscita a concordare con la società guidata da Massimo Sarmi l’estensione al 31 dicembre dell’iniziativa sperimentale posta target day, scaduta il 31 ottobre e rivolta proprio all’editoria no-profit. Per le caratteristiche che presenta non costituisce la soluzione, ma un palliativo con cui affrontare il problema emerso improvvisamente l’1 aprile 2010 e mai risolto.