Un “ruolo di grande rilievo in seno a quel sistema integrato di circolarità anagrafica, già operativo tra la maggior parte dei Comuni d’Italia ed altri enti come Inps, Istat, Agenzia dell’entrate”. Così, dal Viminale, giudicano oggi l’intesa con Poste italiane. La nuova convenzione, che mira a razionalizzare le prestazioni destinate al cittadino, assicura alla società i servizi dell’Indice nazionale delle anagrafi - Sistema di accesso e di interscambio anagrafico (Ina/Saia). Garantendo, quindi, “ulteriori strumenti di risposta su temi prioritari, come la prevenzione antifrode, e nuovi mezzi di controllo per elevare ulteriormente gli indici di sicurezza nel delicato circuito finanziario e bancario”. L’accordo consente, ad esempio, di verificare in tempo reale, nei 14mila uffici postali, se i documenti di identità presentati allo sportello sono autentici: “la gran parte degli episodi illeciti” si realizza infatti attraverso la loro falsificazione. Il progetto, viene annunciato, avrà ulteriori sviluppi.
Nuova “arma” contro le frodi agli sportelli
29 Lug 2008 14:01 - NEWS FROM ITALY
La convenzione con il Viminale permetterà di verificare in tempo reale i documenti di identità presentati ai 14mila uffici postali