Cercavano qualcosa di coerente al tema dell’emissione. E l’hanno trovato dalla “solita” Cartor security printing. Toccando la superficie, “sembra sia una pelle di animale o una pelliccia. È il motivo per cui l’abbiamo scelto”. Così dall’Estonia anticipano i dettagli della carta valore che, al costo di 1,00 euro, domani renderà omaggio al secolo del registro nazionale riguardante i bovini. Stando a quanto affermato a Tallinn, costituirebbe una prima mondiale. “Nessun altro Paese ha impiegato mai tale supporto per stampare francobolli”. Ognuno di essi sarà un po’ differente dagli altri. Ricorda l’ormai vecchia carta vellutata (quella dei “flock stamps”), in auge una decina di anni fa, ma quest’ultima non presenta l’effetto onda. In ogni caso, la vignetta è dovuta a Triin Heimann e rammenta l’avvio della catalogazione, risalente al 21 agosto 1914. L’obiettivo iniziale degli allevatori era tenere sotto controllo i capi e migliorarli attraverso un albero genealogico specializzato che potesse garantire la selezione. Più avanti si arrivò ad individuare la razza che meglio prosperava sul territorio: di un rosso chiaro, senza corna, dal peso medio e dalla corporatura robusta, si mostrava resistente, con un’elevata produzione ed un buon rapporto tra costo e resa. Nel 1985 è stato avviato il censimento elettronico.
Ogni esemplare è diverso dagli altri
18 Lug 2014 00:18 - FROM ABROAD
Il nuovo supporto debutterà domani in Estonia. Ricorda la carta vellutata, ma l’effetto onda provoca varianti pressoché infinite