Accanto ai puntoposte (news precedente), ecco il recentissimo accordo (è del 24 maggio) che la società guidata da Matteo Del Fante ha sottoscritto con la Federazione italiana tabaccai. Così da trasformare gli esercenti che aderiscono al sodalizio in luoghi di appoggio. In base all’intesa, le tabaccherie avranno la possibilità di entrare a far parte della rete, “creando -dice la nota- un vero e proprio «puntoposte - tabaccaio»”. Qui “si potranno ritirare i pacchi, consegnare i resi ed effettuare spedizioni prepagate o preaffrancate”. Non solo: il documento -viene precisato, ma senza indulgere nei particolari- “semplifica le modalità di distribuzione e vendita dei francobolli”. L’obiettivo annunciato è arrivare entro fine anno a 350 armadietti e 200 negozi, che nel 2020 diventerebbero rispettivamente 420 e 5.000. A proposito di cartevalori postali in vendita presso negozianti: quelle senza nominale esplicitato, che sistematicamente saranno in distribuzione dal prossimo mese, nascondono un problema. Come farà l’acquirente, magari straniero, a sapere se -per dire- il “B” costa veramente quanto l’ha pagato, cioè la cifra prevista dal tariffario in vigore? (continua).
Pacchi/2 L’accordo con i tabaccai
29 Mag 2018 15:11 - NEWS FROM ITALY
L’obiettivo di Poste italiane è trasformare tali negozi in riferimenti dove ritirare o spedire colli ed altri invii. Francobolli senza nominale: il dubbio